Con i genitori presenti nelle relazioni sociali ed amicali, i figli hanno meno probabilità di diventare bulli.
Migliorando la comunicazione ed il coinvolgimento tra genitore e figlio, affermano in una nota i ricercatori, potrebbe avere un impatto sostanziale nell’impedire lo sviluppo di atteggiamenti propri del bullismo.
Una ricerca decisamente corposa sta alla base di quanto suggeriscono i ricercatori che hanno esaminato dati raccolti su un campione di più di 45.000 genitori di figli di età compresa tra 10 e 17 anni, inseriti all’interno di un’indagine a carattere nazionale negli Stai Uniti.
Circa il 15 per cento dei bambini coinvolti nell’inchiesta presentavano comportamenti da bullo.
I ricercatori hanno cercato di capire se per alcuni ragazzi ci fossero più probabilità di essere bulli, scoprendo che alcune fasce sociali ed etniche erano maggiormente a rischio, i neri e gli ispanici, ed i ragazzi la cui madre avesse problemi di salute mentale.
Meno probabilità di essere bulli sono risultati i ragazzi più grandi, quelli che vivevano in una casa dove la lingua principale non era inglese, e coloro che risultavano più diligenti nello svolgere i compiti ed il lavoro scolastico.
I ricercatori hanno anche osservato come i genitori che avevano forti e significative relazioni sia con il proprio figlio che con i suoi amici risultavano avere figli meno usi alla prepotenza nei confronti dei coetanei.
Fonte HealthFinder