Imprecare limita gli effetti del dolore

di Redazione

Un equipe di ricercatori della School of Psychology alla Keele University hanno verificato che imprecare può lenire l'effetto di un dolore.

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Un equipe di ricercatori della School of Psychology alla Keele University hanno verificato che imprecare può lenire gli effetti di un dolore. Questi i risultati di uno studio presentato sulla rivista NeuroReport.
Se fino ad oggi l’imprecazione era considerata una forma di risposta assai comune di fronte ad un dolore, i ricercatori hanno voluto approfondire invece un aspetto finora non preso in considerazione dagli studiosi del comportamento e del linguaggio: verificare cosa accade quando l’imprecare avviene contemporaneamente alla sensazione di dolore fisico.

I ricercatori volevano capire se l’imprecazione, comunemente utilizzata per amplificare ed esagerare la severità del dolore, potesse avere anche comportare in qualche modo un effetto benefico sul dolore in se nel momento in cui lo si prova.

Secondo il conduttore della ricerca Richard Stephens e dei suoi colleghi John Atkins e Andrew Kingston imprecare è un fenomeno del linguaggio umano universale, che sembra scaturire dai centri emotivi del cervello posti sulla destra di questo, mentre la maggior parte dell’elaborazione del linguaggio proviene nell’emisfero cerebrale sinistro.

Per sperimentare questa curiosa ipotesi, gli scienziati hanno fatto ricorso ad un esperimento: la prova dell’acqua ghiacciata (Ice Water Test).

I 64 volontari partecipanti all’esperimento, dovevano immergere una mano in una contenitore pieno di acqua ghiacciata cercando di mantenerla il più a lungo possibile mentre imprecavano con una parola a loro scelta.

In una seconda fase l’esperimento è stato rifatto, ma ai partecipanti è stato chiesto di pronunciare, invece che un’imprecazione una frase banale.

Il risultato ha confermato le previsioni, i volontari riuscivano a tenere le mani nell’acqua più a lungo quando potevano imprecare, il che ha dimostrato che ci può essere un legame tra le imprecazioni e la capacità di resistenza al dolore.

Non è chiaro come e perché esiste questo legame, ed i ricercatori possono solo proporre delle ipotesi, tra le quali quella che l’imprecazione aumenta l’aggressività, nella reazione che gli psicologi inglesi hanno battezzato “Fight or Flight” (in italiano “combatti o scappa”): sottoposto a stress l’organismo di un individuo innesca diverse reazioni a livello ormonale, in particolare il cervello stimola le ghiandole surrenali alla produzione di adrenalina e norepinefrina che provocano tensione muscolare, aumento del battito cardiaco e della pressione sanguigna ed accelerazione del movimento respiratorio.

E’ quindi chiaro che imprecare non rappresenta solo una risposta emotiva, ma ha anche fisica, e ciò può spiegare perchè imprecare è stato da sempre uno delle caratteristiche del linguaggio umano di fronte ad una situazione dolorosa o di stress psico-fisico.

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