Uno studio in questo senso, condotto da ricercatori americani e pubblicato su Circulation, ha lavorato su dati raccolti in circa 100.000 donne. Una ricerca associata ad una precedente indagine, realizzata da ricercatori olandesi, che invece aveva analizzato lo stesso meccanismo del rapporto tra ottimismo e salute negli uomini.
L’equipe di ricercatori americani rivela dati che tutto sommato sono una conferma di un pensare comune, ma con percentuali sorprendenti raccolte dopo un follow up della ricerca a distanza di 8 anni.
Le donne ottimiste hanno il 9% in meno di rischi di sviluppare malattie cardiache ed in generale il 14% in meno di rischio di morire per cause diverse, rispetto alle donne che hanno un approccio negativo con la realtà.
Sicuramente alle spalle di questi risultati ci sono dei motivi di carattere fisiologico, alcuni scienziati pensano per esempio che il nostro approccio nei confronti del mondo ci faccia produrre, a livello organico una serie di sostanze chimiche più o meno nocive, anche se non sono ancora in grado di spiegare quali ed in che modo ciò avviene.
Ma in generale è facile, anche solo utilizzando il buon senso, verificare che il “pensiero positivo” è più salutare in una determinata serie di situazioni.
Per esempio una miglior cura di se quando si è malati, oppure il fatto di optare per scelte salutari come la rinuncia al fumo ed una migliore attenzione a dieta ed alimentazione, oppure anche un’attitudine più marcata per l’esercizio fisico e per la forma.