Sebbene talvolta non lo percepiamo direttamente anche il senso del tatto è in grado di influenzare il nostro stato emotivo, e persino la nostra percezione ed il nostro comportamento.
In altre parole, quanto è stato testato dai ricercatori dell’Università di Harvard, della Yale University e del MIT, è un esperimento su quanto agisca in maniera differente il nostro sistema emotivo e percettivo a seconda degli input inviati dal senso del tatto al cervello.
Lo studio, pubblicato su Science si è svolto con una serie di prove per rendere chiaro come funziona questo meccanismo innato nel nostro subconscio: per esempio gli scienziati hanno verificato che in un gruppo di partecipanti cui è stato richiesto di valutare un testo scritto su due diversi supporti, uno più leggero ed uno più pesante, quelli che valutavano il lavoro leggendo da un supporto pesante ritenevano che questo fosse più serio e valido.
In un altro esperimento i partecipanti sono stati chiamati a completare un puzzle, le cui tessere presentavano una superficie coperta di carta vetro oppure liscia, mentre dovevano valutare la difficoltà di un’interazione sociale. I partecipanti alle prese con le tessere del puzzle ruvide ritenevano che l’interazione sociale fosse più difficoltosa.
Un altro esempio, forse ancora più esplicativo: le persone sedute su sedie di legno scomode e dure erano più determinati nel condurre avanti una trattativa simulata per la vendita di un’automobile rispetto a coloro che sedevano su comode sedie imbottite.
I partecipanti, sottolineano i ricercatori, hanno associato la rigidezza della sedia ad un maggior rigore e stabilità, ed erano meno propensi, per esempio, a mercanteggiare o a cedere sul prezzo dell’offerta di vendita.
Dunque oggetti ruvidi, pesanti o scomodi, sebbene non direttamente collegati al lavoro o al compito cui ci si sta applicando sono in grado di influenzare, nel subconscio, il comportamento e le scelte delle persone.
Una ricerca che in un certo senso conferma quanto esprimiamo anche nel linguaggio, quando utilizziamo metafore tattili: pesante uguale a serio, duro uguale a difficile.