Coloro che fanno del volontariato non solo migliorano le prestazioni anche nel posto di lavoro, ma ottengono benefici anche per il proprio benessere mentale.
La ricerca si è basata sull’esame dei questionari somministrati ad un gruppo di 105 persone che, oltre ad avere un lavoro regolare erano impegnate in attività di volontariato per almeno 6,7 ore alla settimana, indifferentemente dal tipo, che poteva spaziare dalla partecipazione ad attività nella propria chiesa locale al prestare servizio volontario nei vigili del fuoco.
I partecipanti hanno compilato due questionari al giorno, uno dopo il lavoro e l’altro prima di andare a letto per un periodo di due settimane, nei quali dovevano descrivere dettagliatamente quanto tempo avevano trascorso nell’attività di volontariato, quanto beneficio ne avevano tratto dal punto di vista emotivo, quanto l’attività era servita a farli staccare dalle preoccupazioni del lavoro e quanto avesse influito sul loro apprendimento e sul benessere in generale.
Il rapporto è risultato positivo: più la persona aveva trascorso ore nelle attività di volontariato maggiori risultavano gli indici di benessere e di distacco psicologico dai problemi del lavoro.
L’effetto di miglioramento era anche registrato nelle prestazioni lavorative del giorno successivo.
Oltre ad essere utile dal punto di vista della salute fisica come avevano evidenziato altre ricerche, secondo i ricercatori dell’Università di Costanza autori dello studio, pubblicato su Journal of Occupational and Organizational Psychology, tali risultati confermano che, il volontariato soddisfa anche il bisogno di benessere, di padronanza di nuove competenze e di sviluppo delle proprie relazioni sociali. E, soprattutto aiuta efficacemente nel distacco psicologico dal lavoro.
Fonte HealthFinder