L’aromaterapia è una metodica impiegata per dare determinati benefici all’organismo, utilizzando oli essenziali, ovvero “essenze” concentrate derivate da fiori, frutti, semi, foglie, radici o corteccia di alcune piante. Attualmente sono più di 400 gli oli essenziali in commercio, alcuni ovviamente utilizzati in cosmesi e alla base di profumi, altri invece per l’aromaterapia olistica.
I principi dell’aromaterapia
L’aromaterapia sostiene le proprietà benefiche di alcuni oli che si ritiene possano apportare benefici e benessere, quale antistress e contribuire a rinfrescare il corpo allentando anche la sensazione di pesantezza fisica. Alcuni sono anche utilizzati da persone affette da cancro, in qualità di coadiugnati alle terapie (ovvero insieme, a supporto). Tra le essenze più note ed utilizzate troviamo ad esempio la lavanda, il rosmarino, l’eucalipto, la camomilla, la maggiorana, il gelsomino, menta piperita, limone, ylang ylang e geranio.
Alle basi dell’aromaterapia c’è la teoria che ogni olio essenziale ha una sua caratteristica proprietà benefica per la salute (ad esempio la lavanda si utilizza per migliorare la qualità del sonno ed in generale, per alleviare ansia e tensioni muscolari). Se ne evince che per avere efficacia, deve essere suggerita da un aromaterapista esperto. Senza contare che in taluni contesti 8proprio come in chi è affetto da cancro), questo rimedio naturale può avere delle controindicazioni.
Come si utilizzano gli oli essenziali in aromaterapia?
Gli oli essenziali in genere si massaggiano sul corpo dopo una diluizione. Spesso si aggiungono all’acqua per un bagno caldo, si applicano su un fazzoletto e poi sulla pelle tipo impacco, o si vaporizzano nell’aria (sconsigliato in caso di asma).
Come funziona l’aromaterapia?
Sostanzialmente sono possibili 2 motivi per cui l’aromaterapia potrebbe funzionare, essere efficace. Il primo è che le essenze (ed i principi attivi contenuti) vengono assorbite direttamente dalla pelle ed il secondo è che le loro molecole benefiche penetrano attraverso l’olfatto stimolando cellule nervose che inviano specifici messaggi al cervello. L’odore in pratica innesca una reazione fisica/emotiva sul corpo. Effettivamente gli odori hanno queste azioni e quindi si ritiene in tal senso che l’aromaterapia possa funzionare. Non si hanno certezze documentate allo stato attuale ma si ritiene che gli effetti utili dell’aromaterapia provengano da una combinazione di queste due teorie: un mix di effetti fisici che gli oli hanno sul corpo (odore e l’assorbimento attraverso la pelle), così come sulla vostra mente e lo spirito .
A cosa serve l’aromaterapia? Quali indicazioni?
Alcuni oli essenziali nello specifico si ritiene che possano avere un effetto anti infiammatorio, che può aiutare contro l’artrite e i dolori muscolari. Altri si ritiene possano aiutare ad alleviare il dolore ed altri ancora a combattere le infezioni. Molte di queste affermazioni però non sono comprovate scientificamente, quindi prima di usare oli è sempre opportuna una visita dal proprio medico di fiducia per individuare la causa del proprio malessere e conseguentemente la migliore terapia del caso. Detto ciò se si ritiene di utilizzare l’aromaterapia in supporto al proprio stato è sempre meglio affidarsi ad un terapista qualificato e non al fai da te.
Tra le cose abbastanza note, c’è poi il discorso dell’olio di lavanda che sembra efficace nell’aiutare a guarire la cute da una scottatura.
Alcune evidenze scientifiche suggeriscono come l’aromaterapia (ed il massaggio in particolare) effettivamente contribuisca ad un sollievo da ansia, dolore, depressione, stress, stanchezza. E’ in questa ottica ad esempio che viene utilizzata anche in persone affette da tumore, come coadivante delle terapie e perché sembra che abbiano anche un effetto anti nausea conseguente a chemio e radio.
Alcuni ritengono poi che tale pratica olistica aiuti nei seguenti casi:
- Rafforzamento del sitema immunitario
- Disturbi legati al ciclo mestruale
- Disturbi della minzione
- Mal di testa
- Problemi di digestione
Non esistono però prove scientifiche in tal senso, ma solo le testimonianze di chi ha testato (anche contrastanti).
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Foto: Thinkstock
Fonte: Americancancer.org
