Come utilizzare i rimedi naturali, ed in particolare i fiori di Bach, per smettere di fumare.
Abbiamo osservato, dunque, come l’argento colloidale, specialmente in composizioni esterne quali creme e lozioni, funga da antibiotico naturale, provvedendo così a curare differenti disturbi della pelle o, comunque, superficiali.
La depressione durante la gravidanza, invece, può venir trattata, sempre che non sia troppo grave e non richieda il consulto dello specialista, con i fiori di Bach che, ultimamente, si stanno imponendo quale un vero e proprio toccasana naturale e quale rimedio principe della floriterapia, disciplina di nuova ed alternativa concezione il cui scopo è quello di ricavare i principi attivi dei più comuni fiori per poi utilizzarli con scopi terapeutici.
I fiori di Bach, poi, si rivelano quale ottimo coadiuvante nel trattamento del vizio del fumo, costituendo uno dei modi migliori per smettere di fumare.
► USO E FUNZIONAMENTO DELLA MELATONINA
Vediamo dunque brevemente qual è la miscela di fiori di Bach più comunemente utilizzata in floriterapia o naturopatia per la risoluzione della succitata problematica e quale specifica azione riesca ad esercitare sul corpo umano ogni singolo fiore del mix in questione.
– Agrimony: è questo, con ogni probabilità, il fiore più importante poiché garantisce un’efficace azione nei confronti dell’assuefazione, riducendola ed eliminando dalla psiche del fumatore i motivi scatenanti il vizio del fumo
– Cherry plum: molto utile poiché consente al fumatore di perdere i comportamenti compulsivi che fanno seguito allo sviluppo della dipendenza dal fumo
– Larch: consente all’ex fumatore di acquisire consapevolezza e fiducia in sé così da ridurre drasticamente il rischio di ricadute e consentire un percorso sereno e piacevole a chiunque desideri smettere di fumare
– Centuary: permette a colui il quale decida di smettere di acquisire la forza di volontà necessaria a compiere l’importante passo
– Walnut: utile per evitare le ricadute poiché consente al fumatore di superare indenne le crisi d’astinenza