Ecco quando utilizzare l'achillea.
Questa pianta viene utilizzata in particolare in molti disturbi genitali femminili quali mestruazioni irregolari e ansia da menopausa, ma viene impiegata efficacemente pure nei disturbi digestivi, nei casi di perdite sanguigne causate da emorroidi e ferite, nei problemi di circolazione. Viene utilizzata anche in casi di amenorrea e dismenorrea; metrorragie; dispepsia gastrointestinale; spasmi delle vie digestive e uterine; affezioni venose (varici, flebiti, emorroidi), coleretico e vulnerario.
► PIANTE UTILI CONTRO IL MAL DI TESTA
La posologia consigliata è pari a 3 granuli o 10-15 gocce, 2D o 4D ogni 3 ore, lasciando intervalli di tempo più lunghi con il migliorare dei sintomi. Se impiegate nella cura dei reumatismi sotto forma di applicazione topica bisogna prestare molta attenzione alla dermatite fotoindotta in quanto l’achillea può causare sensibilizzazioni cutanee, perciò è meglio preferire unguenti derivati da pianta secca per limitare il rischio di rush cutanei. L’achillea, sotto forma di impacchi, viene anche adoperata per eliminare punti neri ed eccessi sebacei della pelle; immergendo delle foglie di achillea nell’acqua del bagno si rilassa e decongestiona la pelle.
Bisogna evitare di esporre ai raggi solari la pelle bagnata dal succo della pianta inoltre bisogna sapere che l’olio essenziale di camazulene contenuto potrebbe creare reazioni allergiche, pertanto se ne sconsiglia l’utilizzo nel periodo della gravidanza.