Uno dei fattori maggiormente discriminanti per l'individuazione dei centri di eccellenza di Chirurgia Generale è la capacità del succitato reparto di operare non già in laparotomia bensì in laparoscopia
La laparoscopia (altrimenti detta video-laparo-chirurgia), come forse qualcuno già saprà, consisterebbe, essenzialmente, nella possibilità di intervenire chirurgicamente senza necessariamente dover aprire l’intera parate addominale del soggetto trattato.
Grazie a questa tecnica chirurgica, infatti, lo specialista in Chirurgia Generale riuscirebbe a praticare mini-incisioni, sull’addome del paziente sedato, attraverso le quali introdurre nello stesso gli strumenti necessari all’operazione.
Questi ultimi, com’è noto, sarebbero dotati di una piccola videocamera, collegata ad un monitor di ultima generazione, e consentirebbero al chirurgo di effettuare, in tutta sicurezza e senz’alcuna criticità, l’operazione necessaria alla risoluzione della problematica del paziente.
Si capisce bene, dunque, come l’Age.Na.S., ovverosia l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, abbia innanzitutto considerato, per la stesura della classifica dei centri di eccellenza italiani di Chirurgia Generale, il numero di interventi in laparoscopia ogni 100 interventi di asportazione della cistifellea (una delle operazioni chirurgiche che, ormai, tutti gli ospedali italiani dovrebbero saper effettuare in laparoscopia).
MIGLIORI REPARTI DI CHIRURGIA GENERALE
Policlinico San Pietro di Bergamo
Ospedale Città di Castello di Perugia
Ospedale Civile SS. Antonio e Biagio di Alessandria
Ospedale Civile SS. Trinità di Pescara
Polo Specialistico Policoro di Matera
PEGGIORI REPARTI DI CHIRURGIA GENERALE
Ospedale Privato Nigrisoli di Bologna
Ospedale Martini di Torino
Ospedale S. Anna di Como
Ospedale Grassi di Roma
Ospedale del Delta di Ferrara