L'eccellenza, naturalmente, sarebbe andata a quegli ospedali presso i quali il taglio cesario primario sarebbe stato limitato a casi estremamente eccezionali.
Codesta classifica, che nelle intenzioni dei promotori del progetto andrebbe più che altro intesa come una semplice tabella comparativa dei pregi e dei difetti delle più importanti aziende ospedaliere della Penisola, si baserebbe sull’analisi della gestione di alcuni particolari interventi chirurgici che, ormai, dovrebbero essere divenuti una consuetudine, ben radicata, presso qualsiasi struttura medico-clinica pubblica o privata.
Per quanto riguarderebbe i reparti di Ostetricia e Ginecologia, in particolare, sarebbe stato conteggiato il numero annuale di parti cesarei ogni cento parti di madri primipare.
► IPNOSI CONTRO I DOLORI DEL PARTO
L’eccellenza, naturalmente, sarebbe andata a quegli ospedali presso i quali il taglio cesario primario sarebbe stato limitato a casi estremamente eccezionali.
Ricordiamo infatti, a tal proposito, come il cesareo, in quanto vera e propria operazione chirurgica, rappresenterebbe un rischio, in alcuni casi anche molto elevato, sia per la salute della futura madre che del futuro neonato che, invece, non rischierebbero assolutamente nulla in caso di parto naturale.
Inoltre, come forse qualcuno già saprà, un primipara sottoposta a cesareo, salvo in rari casi, verrebbe sottoposta a cesareo anche per i parti successivi al primo.
MIGLIORI REPARTI DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA
Ospedale Vittorio Emanuele III di Monza
Ospedale S. Leonardo di Napoli
Ospedale Generale di Macerata
Ospedale Civile Palmanova di Udine
Ospedale Ca’ Foncello di Treviso
PEGGIORI REPARTI DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA
Casa di cure Orestano di Palermo
Casa di cura Villa Serena di Palermo
Casa di cura Villa Maione di Napoli
Policlinico Madonna della Consolazione di Reggio Calabria
Ospedale S. Benedetto di Frosinone