Cocco e pannocchie: i cibi da spiaggia che possono riservare rischi per la linea e la salute
In totale relax sulla spiaggia, sdraiati a prendere il sole o di ritorno da una nuotata al mare, molto spesso gli italiani si lasciano prendere dalla gola e cedono alla tentazione di assaporare quel che viene definito il cibo da spiaggia protagonista di un via vai quotidiano sui carretti degli ambulanti.
Cocco, granite o pannocchie, possono essere solo alcuni dei cibi proposti dagli ambulanti ora dopo ora sulla spiaggia e complice il caldo e un po’ di noia non è difficile cedere al loro richiamo.
Ma attenzione perché mangiare cibi del genere potrebbe anche rappresentare un vero e proprio pericolo per la salute perché il problema principale risiede nel fatto che si tratta di cibi che non hanno un’etichetta di provenienza e che molto spesso non rispettano le norme igieniche basilari. Non solo non si conosce la provenienza di questi cibi, ma non si sa neppure se e come vengano lavati e successivamente trattati. I cibi, come ad esempio il cocco, un classico delle spiagge, vengono esposti tutto il giorno all’ambiente esterno facilitando anche il deposito di germi e di batteri.
La conseguenza diretta è che mangiare cibi del genere potrebbe causare danni gastrointestinali come ad esempio nausea e disturbi intestinali: un effetto indesiderato provocato anche dalle alte temperature registrate durante la giornata.
Meglio insomma optate per una gelato o per uno snack leggero, magari per della frutta fresca lavata e preparata da casa.
Attenzione poi perché mangiare cibi da spiaggia potrebbe essere pericoloso non solo per lo stomaco, ma anche per linea visto che le calorie non sono certo poche. Un esempio? Lanciano l’allarme gli esperti: mangiare un pezzetto di cocco equivale a ingerire 50 calorie, una pannocchia ben 300 calorie per 100 grammi. Non sono tantissime, ma si tratta comunque di calorie che se sommate alle altre accumulate al resto della giornata, potrebbero anche incidere sulla linea.
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