Sono numerose le nuove cure in circolazione per combattere il diabete. Ma per farlo in maniera positiva, bisogna partire dalle cose di ogni giorno. Quali?
Mangiare di meno e scegliere gli alimenti giusti allunga la vita e aiuta a prevenire molte delle patologie che rischiano di diventare – ammesso non lo siano già – delle vere epidemie. Diabete in primis. Sono già 371 milioni i malati nel mondo ed è previsto che possano arrivare a 552 milioni nel 2030. Poco più di tre milioni e settecentomila gli italiani, quasi tutti (91 per cento) con il diabete di tipo 2, legato principalmente a cattivi stili di vita, sebbene possa esserci una predisposizione genetica.
Anche in questo caso però malgrado la predisposizione familiare si può contrastare l’esordio della malattia svolgendo attività fisica, evitando di ingrassare, soprattutto attorno al girovita, scegliendo gli alimenti giusti. E, anzi, queste indicazioni, secondo le principali linee guida, dovrebbero essere date al diabetico, ancora prima dei farmaci, e come se fossero un farmaco.
Ma quale alimentazione è la più corretta? Molti studi hanno tentato di dare una risposta, a partire da Interact, uno studio osservazionale prospettico che coinvolge 24mila persone in otto paesi europei, e che fa parte del progetto Epic, finanziato dalla Comunità europea. E le indicazioni ricordano tanto la nostra dieta mediterranea.
Via libera dunque a frutta e verdura, soprattutto verdura a foglia (bieta, spinaci, broccoletti e cicorie, compresi i radicchi) e ortaggi a radice (carote, barbabietole, rape), ma anche pomodori e carciofi, veri e propri alimenti nutraceutici. Tutta la verdura di stagione apporta vitamine, sali minerali e fibra, e in particolar modo una alimentazione ricca di frutta e verdura è utile non solo per l’apporto di nutrienti, ma anche per abbassare la densità calorica della dieta dando al contempo sazietà.