Come evitare la dermatite da pannolino

La dermatite da pannolino, un fastidioso eritema che compare a causa dello sfregamento dello stesso sulla delicatissima cute dei neonati, è uno dei disturbi più comuni che, a vari livelli d’intensità, colpisce ogni bambino sotto i due anni. Questo disturbo, solitamente di lieve entità, può però, in alcuni casi, avere delle complicazioni anche molto spiacevoli, che si manifestano con pustole, croste, ulcere, vesciche, febbre, per i quali si rende necessario l’intervento specialistico.

CURARE IL NEONATO

&#9658 Allattamento artificiale

&#9658 Disinfezione di biberon e ciucci

&#9658 Coliche gassose

&#9658 Febbre

&#9658 Vomito

Per evitare, dunque, il ricorso al pediatra e la somministrazione di corticosteroidi o, addirittura, antibiotici sistemici, ecco alcuni utili consigli per prevenire o curare l’insorgenza della dermatite da pannolino:

– cambiare, molto frequentemente, il pannolino (almeno 6 volte al giorno)

– utilizzare pannolini con un forte potere assorbente così che la pelle del neonato rimanga sempre asciutta

– frapporre, fra il pannolino e la pelle del neonato, un sottile telo di cotone

– utilizzare pannolini lavabili o, in alternativa, consentire al piccolo di rimanere, quanto più tempo possibile, senza pannolino (così che rimanga fresco e asciutto)

– lavare il neonato, con acqua tiepida, ad ogni cambio del pannolino

– non utilizzare più di due volte al giorno il sapone (che comunque deve essere neutro e privo di profumi)

– asciugare il bambino tamponando la zona con un asciugamano soffice, senza mai sfregare

– limitare il tempo del bagnetto a pochi minuti (è bene, infatti, non idratare eccessivamente la pelle del neonato)

– non utilizzare, se non strettamente necessario, le salviettine umidificate

– non utilizzare mai il borotalco

– non utilizzare mai creme o paste ( a meno che non si tratti di prodotti a base di ossido di zinco) poiché il loro utilizzo, specialmente se contenenti principi attivi, deve essere autorizzato dal pediatra.

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