Le nuove tecniche di laser per la rimozione dei tatuaggi permanenti
Fino a qualche tempo continuava a dilagare la moda dei tatuaggi, ma adesso è lecito parlare di inversione di tendenza: già negli Stati Unite il numero dei pentiti del tatoo continua ad aumentare costantemente (nel 2011 sono state effettuate 100.000 rimozioni contro le 86.000 del 2010) e anche in Italia la tendenza sembra essere la stessa.
Ma è davvero possibile rimuovere del tutto un tatuaggio? Quali sono le tecniche più adatte? Il tatuaggio di fatto è permanente visto che nel derma vengono iniettate delle particelle di pigmento che non possono essere eliminate dal sistema di drenaggio del nostro organismo anche se nel corso degli anni esiste la possibilità che il tatuaggio possa anche sbiadirsi.
Il sistema più sicuro e diffuso per rimuovere tatuaggi è senza dubbio la chirurgia laser che deve essere eseguita da un dermatologo specializzato e in diverse fasi offrendo buoni risultati.
Il laser agisce andando a distruggere la particella di pigmento senza danneggiare la cute circostante (in genere senza cicatrici, ma non è detto che non restino nel corso di una rimozione totale). La lunghezza d’onda del raggio laser (generalmente brevissima) deve essere diversa a seconda del colore da colpire. Nel caso di rimozione di tatuaggi policromi di più colori sarò necessario utilizzare diversi con diverse lunghezze d’onda.
Il laser attualmente sembra essere la tecnica più adatta che consente di ottenere risultati migliori, anche se molto spesso la difficoltà di rimozione consiste anche nella zona in cui è stato effettuato il tatoo (più difficile sulle caviglie e sulle mani, nell’età del tatuaggio (i più recenti sono più difficili da rimuovere) e nei colori. In genere il nero è il colore che viene trattato meglio, così come il rosso e il verde. Più difficile trattare il giallo e il bianco, ma anche il color carne. Di certo per rimuovere un tatuaggio sono necessarie diverse sedute necessario che si effettuano con un intervallo di 5-6 settimane una dall’altra.
Il trattamento con il laser è un po’ doloroso e se necessario può essere applicata una crema anestetica. Successivamente andrà invece applicata crema antibiotica due volte al giorno per una settimana.
ELENCI INCHIOSTRI CANCEROGENI DEI TATUAGGI
Ovviamente durante il trattamento e nei due mesi successivi è sconsigliata l’esposizione ai raggi solari, ragion per cui è bene rimuovere un tatuaggio lontano dai mesi estivi. Fino a qualche tempo fa anche la dermoabrasione (una sorta di smerigliatura dello strato superiore della pelle, rimozione dell’area tatuata e conseguenti punti) era un metodo molto diffuso, anche se attualmente il successo del laser sembra aver mandato in pensione i vecchi metodi.
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