Il complesso di Edipo è un concetto della psicanalisi inventato da Sigmund Freud, che venne portato avanti dalle teorie di Carl Gustav Jung
Il complesso di Edipo è un concetto della psicanalisi inventato da Sigmund Freud, che venne portato avanti dalle teorie di Carl Gustav Jung che descrisse dettagliatamente il concetto e coniò il termine “Complesso”, che ha lo scopo di spiegare la maturazione del bambino attraverso l’identificazione col genitore del proprio sesso e il desiderio nei confronti del genitore del sesso opposto.
Il suo nome si ispira alla tragedia greca di Sofocle che racconta la storia di Edipo che senza saperlo, uccide il padre Laio e sposa sua madre Giocasta.
Secondo Freud questo complesso fa maturare nel bambino un desiderio ambivalente nei confronti dei genitori di amore e morte, relativamente alle fasi dello sviluppo psicosessuale che insorge principalmente nella sua fase cosiddetta fallica, per poi avere un periodo di latenza fino ai sei anni di età.
Secondo Freud, si tratterebbe per l’appunto di un atteggiamento ambivalente di desiderio di morte che si evolve nella sostituzione nei confronti del genitore dello stesso sesso e nel desiderio di possesso esclusivo nei confronti del genitore di sesso opposto.
E’ chiaro però che nel mito greco Edipo ha agito inconsapevolmente, in quanto è stato allontanato dalla sua famiglia naturale quando era appena nato e quindi l’aver ucciso il padre e aver sposato la madre è una tragica beffa del destino (che si concluderà con l’accecamento volontario del protagonista e del suo esilio presso Colono).
Questo concetto viene espresso da Freud dopo aver ascoltato diversi pazienti che gli hanno raccontato i propri sogni che, secondo lui erano frutto di un trauma sessuale avuto durante l’infanzia (la cosiddetta teoria della seduzione) che però era stata rimossa grazie ad un inconscio meccanismo di difesa.