La dipendenza ossessiva dal cellulare è un vero disturbo comportamentale che può arrivare a danneggiare le relazioni interpersonali
Vi è mai capitato di parlare con qualcuno che vi prestava scarsa attenzione perché troppo occupato dal proprio smartphone? Non è uno scenario lontano dalla realtà perché sembra diffondersi a macchia d’olio quello che viene definito Crackberry, il comportamento che indica la necessità irrefrenabile di controllare ossessivamente il proprio smartphone per verificare se ci siano nuovi messaggi. Si tratterebbe di una vera e propria dipendenza, paragonabile secondo gli esperti a disturbi come lo shopping compulsivo e che andrebbe addirittura a danneggiare le proprie relazioni. È quanto è emerso da uno studio della Hankamer School of Business alla Bayolor University del Texas guidato dal dottor dottor James Roberts e pubblicato sul Journal of Behavioral Addictions.
Lo studio ha monitorato 191 studenti di economia di due università analizzandone il legame fra materialismo e dipendenza da telefono cellulare. Il risultato?
Sembra proprio che i giovani trascorrano almeno 7 ore al giorno ad interagire con i dispositivi mobili: il fatto è che il telefonino è diventato un oggetto della cultura consumistica, un vero e proprio status symbol che viene utilizzato non più e solo quando necessario per motivi pratici, ma praticamente in ogni momento della giornata.
CELLULARE PUO’ AUMENTARE RISCHIO DI TUMORE AL CERVELLO
Secondo gli scienziati l’uso ossessivo del cellulare arriva a scatenare una vera dipendenza che scatena smarrimento nel momento in cui veniamo privati del nostro oggetto. Inoltre il continuo messaggiare e controllare l’apparecchio, crea comportamento estremamente fastidiosi agli occhi altrui, con la possibilità di andare anche a danneggiare i rapporti interpersonali.
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