E’ ormai risaputo che il sale può nuocere gravemente alla nostra salute, per quel che riguarda la pressione sanguigna, ma anche l’osteoporosi, e organi come i reni e il fegato. Il consumo di sale un po’ in tutti i paesi del mondo è mediamente sui 10 grammi a persona al giorno, e in Italia gli uomini generalmente superano i 10 grammi giornalieri, mentre le donne sono intorno ad un consumo di 8,5 grammi, questo è quel che è emerso da uno studio condotto l’anno passato, e chiamato Minisal; le regioni Italiane dove se ne consuma di meno sono quelle del centro come il Lazio, Molise, Sardegna ma anche Lombardia, mentre al sud Italia vi è il consumo più alto.
L’organizzazione mondiale della salute afferma che è importante rimanere sotto la soglia dei 5 grammi giornalieri a persona, circa un cucchiaio colmo, nonostante tutti i paesi fatichino a stare sotto questa soglia. Molti paesi Europei hanno adottato negli anni campagne di sensibilizzazione per la riduzione del consumo si sale, come il Giappone, la Finlandia, o la Gran Bretagna, che durante il governo Brown riuscì a far togliere dalle tavole un grammo di sale, o a New York, dove l’ex sindaco Michael Bloomberg vietò le saliere a disposizione nelle tavole dei nei ristoranti.
L’eccesso di sale, confermano ancora oggi i medici, è causa non solo dell’aumento della pressione sanguigna, ma anche di mal funzionamento del sistema cardiovascolare, nonché può danneggiare seriamente reni e fegato, e incidere sulla comparsa di tumori allo stomaco.
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