Le emissioni inquinanti delle metropoli causerebbero l’infiammazione dell’appendice: a sostenerlo un recente studio canadese
Lo sapevate che l’inquinamento può arrivare addirittura a causare l’appendicite? Ebbene sì. A sostenere la bizzarra, ma a quanto pare accreditata tesi, è uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Calgary, l’Università di Toronto e l’Health Canada e pubblicato sul CMAJ (Canadian Medical Association Journal). Secondo i medici l’inquinamento atmosferico tipico della grandi città, delle metropoli in particolare, andrebbe a causare l’infiammazione dell’appendice, la parte dell’intestino crasso creata per prevenire le infezioni.
I ricercatori canadesi si sono concentrati su oltre 5000 adulti ricoverati in ospedale a Calgary: di questi il 52% dei ricoveri erano avvenuti fra aprile e settembre, i mesi più caldi dell’anno nel Paese, quando le persone trascorrono più tempo all’aria aperta. I medici ne hanno dedotto che è stata proprio l’aria inquinata a far lievitare il numero dei casi di appendicite che si sono registrati in questo periodo.
Ad essere più colpiti sono gli uomini rispetto alle donne, più colpiti sono gli adulti rispetto ai ragazzi e ai bambini. Dai dati è emerso chiaramente che i casi sarebbero aumentati proporzionalmente alla crescente industrializzazione: a Calgary in particolare il livello d’inquinamento è dato soprattutto dalla presenza eccessiva di ozono, biossido di azoto e altre sostanze volatili.
I medici ne hanno dedotto che gli uomini svolgano presumibilmente un lavoro che li porta a trascorrere più tempo all’aperto rispetto alle donne lasciando quindi presupporre che gli inquinanti possano scatenare reazioni infiammatorie.
Lo studio sembra essere solo agli inizi, ma anche se l’appendicite al giorno d’oggi viene considerato un intervento quasi di routine è anche vero che va sempre diagnosticata per tempo: qualora dovesse degenerare si trasformerebbe in peritonite (che si verifica quando l’appendice è talmente infiammata da scoppiare lasciando diffondere l’infezione nell’addome) che può condurre anche alla morte. La stessa sorte che toccò a Rodolfo Valentino che morì per un attacco di peritonite nel 1926.
Foto Thinkstock