Marie Curie celebrata da un nuovo Google Doodle

di Redazione

Il Doodle che Google ci mostra oggi, 7 novembre 2011, è dedicato alla chimica e fisica Marie Curie, scopritrice della radioattività e della sua applicazione in campo radiodiagnostico.

Ricorre oggi, lunedì 7 novembre 2011, il 144° anniversario della nascita di Maria Skłodowska, scienziata polacca, originaria di Varsavia, naturalizzata francese, e meglio nota come Marie Curie.

L’occasione, ovviamente, non è sfuggita a Google che, prontamente, ha realizzato uno dei suoi tanti Doodle celebrativi per ricordare le celeberrime imprese della donna, sia nel campo della fisica che della chimica, che tanto hanno dato al mondo  accademico internazionale grazie a scoperte ancora oggi insuperate ed attuali.

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Marie Curie, come molti ricorderanno, è nota in tutto il mondo poiché, insieme al marito Pierre Curie e all’amico e collega Antoine Henri Becquerel (precedentemente suo professore all’École supérieure de physique et de chimie industrielles de la ville de Paris) prima scoprì, accidentalmente, e poi dimostrò l’esistenza della radioattività, ovverosia la capacità, di taluni elementi naturali, di emettere, tramite un complicato e lunghissimo processo di decadimento, delle radiazioni ionizzanti, ovverosia in grado di privare o aggiungere elettroni a molecole od atomi.

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Se a Bequerel, in particolare, deve essere attribuita la scoperta della radioattività dell’uranio, materiale all’epoca già molto noto ma di cui si ignorarono, fino agli studi del 1896 dello scienziato francese, le proprietà ionizzanti, a Marie Curie e suo marito si deve la scoperta del radio e del polonio nonché la loro applicazione alla disciplina oggi nota come diagnostica per immagini o, più semplicemente, radiologia.

La prima applicazione della radioattività, infatti, in grado di impressionare una pellicola fotografica senza una stimolazione esterna grazie ad un fenomeno fisico-chimico identico a quello attribuito da Wilhelm Conrad Röntgen ai Raggi X nel 1985 (fu egli, infatti, a scoprire l’esistenza e la natura dei raggi X) fu, appunto, nel campo medico-diagnostico con la creazione di apparecchi in grado di fotografare l’interno del corpo umano.

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Grazie a queste scoperte e alla loro applicazione pratica, che permisero di rivoluzionare il mondo della medicina, Marie Curie fu insignita del premio Nobel per la fisica nel 1903 e del premio Nobel per la chimica nel 1911. Risulta, così, essere una delle due sole persone ad aver conquistato il Nobel in due differenti aree d’indagine (l’altro fu Linus Carl Pauling che, nel 1954, vinse il premio Nobel per la chimica per gli studi nel campo dell’attrazione molecolare e, nel 1962, vinse il premio Nobel per la pace per l’attivismo nel contrastare lo sviluppo delle armi nucleari), e una delle sole 4 donne ad aver conquistato più di un premio Nobel.

Morì, tragicamente, nel 1934 colpita da un’anemia aplastica da attribuire, senza dubbio alcuno, alla costante esposizione alla radioattività.

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