La minaccia del fumo di terza mano

di Redazione

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Da anni gli studi sul fumo, e su quelli che sono i suoi danni, vengono quotidianamente divulgati e messi in evidenza da ogni tipo di mezzo d’informazione, dalle televisioni alle riviste allo stesso web. Al giorno d’oggi è risaputo che il fumo fa male, dei suoi danni per la salute, i danni alla bellezza ed anche dei danni che questo provoca alle persone che ci circondano. Infatti, sono stati innumerevoli anche gli studi e le precauzioni su quello che è il fumo passivo, nonché le smentite come quella che smettere di fumare fa ingrassare.

Ma il fumo passivo non è più l’unica minaccia da cui è bene salvaguardarsi. Il nuovo nemico, soprattutto per i più piccoli, è il fumo di terza mano. Il fumo di terza mano è rappresentato da quelli che sono tutti gli oggetti che sono periodicamente e, spesso, involontariamente esposti al fumo di sigaretta. Il fumo di sigaretta rimane negli oggetti, nei vestiti, nella polvere e nelle diverse superfici con cui entra a contatto. Tutte queste superfici diventano, dopo l’esposizione al fumo di sigaretta, nocive per la nostra salute. Infatti, per quanto riguarda questi oggetti, vi può essere l’inalazione, l’assorbimento dermico o l’ingestione, semplicemente entrando a contatto con la superficie incriminata.

Data la sua natura, il fumo di terza mano è pericoloso per i bambini, bambini che spesso entrano in contatto con queste superfici per gioco essendo esposti alle sostanze cancerogene del fumo di sigaretta. È prassi, per i genitori fumatori, pensare che fumare in un locale al quale il bambino non accede è di per se una protezione, ma non è così. Il fumo di terza mano rimane nei vestiti, negli oggetti e nelle superfici della stanza in questione.

Photo Credits – Getty Images

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