Lo stesso ormone provoca effetti diversi sui due sessi: lo studio israeliano
Soprannominato l’ormone dell’amore, l’ossitocina è un ormone prodotto dal cervello che alcuni studi riconducono in particolare alla capacità di stimolare le relazioni sociali e le relazioni amorose.
Un recente studio pubblicato sulla rivista Social Cognitive and Affective Neuroscience e condotto dai ricercatori del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Haifa in Israele, però ha messo in evidenza che lo stesso tipo di ormone abbia effetti del tutto diversi sui due sessi.
E anche se a livello fisico provoca una contrazione muscolare (che si presenta ad esempio anche durante il parto o durante l’atto sessuale), pare proprio che negli uomini e nelle donne abbia effetti del tutto diversi.
Nelle donne in pratica favorisce la partecipazione alla vita famigliare mentre negli uomini andrebbe a favorire la competitività favorendo la possibilità di migliorare il proprio status sociale.
Lo studio degli effetti dell’ossitocina è stato condotto su un gruppo di 62 volontari, uomini e donne, di età compresa tra i 20 e i 37 anni.
I partecipanti sono stati divisi in due gruppi: al primo gruppo è stato somministrata una dose spray intranasale di ossitocina, mentre il secondo gruppo ha fatto da controllo, poi dopo una settimana il trattamento è stato invertito.
Durante lo studio i partecipanti sono stati monitorati sulle loro reazioni davanti alla visione di filmati che presentavano varie situazioni e interazioni sociali.
I dati raccolti hanno dimostrato che l’ossitocina ha indubbiamente migliorato la capacità dei volontari, di entrambi i sessi, di interpretare meglio le interazioni sociali.
OSSITOCINA PUO’ CAUSARE ANSIA E DEPRESSIONE
Analizzando invece nel dettaglio le differenze fra uomini e donne, i ricercatori hanno rilevato che negli uomini, il trattamento con l’ossitocina aveva migliorato la competitività e nelle donne aveva invece migliorato la capacità di identificare le relazioni di parentela e della famiglia.
L’ossitocina insomma continua a riservare “sorprese” anche perché un altro recente studio ne avrebbe messo in evidenza anche il lato oscuro, che sarebbe legato anche alle sensazioni di ansia, paura e depressione.
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