Rigirarsi nel letto senza riuscire ad addormentarsi capita a molti, si tratta di insonnia passeggera ed ecco come curarla. In genere dura qualche notte di seguito, può essere causata da ansia, stress, preoccupazioni, ma anche da eventi piacevoli ma destabilizzanti, come un nuovo lavoro o il matrimonio. Per risolvere l’insonnia passeggera occorre agire già durante la giornata.
Bisogna imparare a predisporre la mente e il corpo al rilassamento, per esempio con una leggera attività fisica che aiuta a scaricare le tensioni, abbandonando i comportamenti scorretti che interferiscono con il riposo.
Se dormiamo male, il giorno dopo saremo più stanchi, irritabili e meno concentrati. Avremo più fame, perchè la mancanza di sonno altera la secrezione degli ormoni della sazietà. La pressione sarà più alta e il battito del cuore accelerato, perchè durante il sonno questi parametri si riducono. Non vale dunque la pena rassegnarsi a contare le pecore o, peggio, ricorrere alle pillole per dormire: spesso sono sufficienti alcune piccole strategie che, messe in pratica tutte le sere, aiutano a prendere sonno più facilmente.
La fame è nemica del sonno, quindi se dopo cena, magari davanti alla televisione, viene voglia di sgranocchiare qualcosa, meglio assecondare il desiderio. L’ideale è optare per un frutto che, ricco di zuccheri semplici, aumenta la produzione di serotonina, che porta buonumore e relax. In alternativa, vanno bene anche un paio di cracker o di biscotti.
Fare un bagno, non troppo caldo per non abbassare la temperatura corporea che si verifica poi durante la notte, poco prima di andare a letto è davvero un toccasana per l’insonnia passeggera. Creare un ambiente piacevole con sali profumati e candele, sarà come la ciliegina sulla torta. Evitare la doccia, che dà una sferzata di energia, va bene al mattino.
Dopo il bagno, si può preparare una tisana a base di erbe rilassanti come la camomilla, la valeriana, la passiflora, il biancospino. Preparala con un cucchiaio a scelta in mezza tazza di acqua bollente, lasciare in infusione per 10-15 minuti e filtrare. In alternativa, è indicato un bicchiere di latto caldo, che contiene triptofano, un aminoacido che favorisce la sintesi di serotonina.
Al momento di mettersi sotto le coperte, spegnere la luce e pensare a qualcosa di rilassante, vietato rimuginare su ciò che bisognerà fare il giorno dopo. La stanza in cui dormiamo deve avere una temperatura di 20 gradi, silenziosa, senza televisione nè computer. Un’esposizione prolungata a fonti luminose nelle ore serali e notturne, inibisce infatti il rilascio di melatonina e quindi ostacola l’addormentamento.