Sciopero dei medici venerdì 10 febbraio 2011

La bozza del decreto liberalizzazioni del Governo Monti, che come molti sapranno intende, congiuntamente all’approvazione del piano sblocca-imprese, letteralmente rivoluzionare l’organizzazione delle categorie professionali italiane, coinvolgerà non soltanto notai, tassisti, benzinai, farmacisti e quanti altri, bensì anche e soprattutto i medici che, dopo lo sciopero generale di lunedì 19 dicembre 2011, avrebbero deciso di indirne uno ancor più grande per la metà di febbraio.

Se a scioperare a metà dicembre, infatti, furono soprattutto i medici impiegati presso le strutture sanitarie pubbliche della più varia natura (quali ospedali, poliambulatori e simili), il mese prossimo sciopereranno sia i medici facenti parte della FIMMG, ovverosia la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, sia quelli impiegati presso le strutture di pronto soccorso.

A partire dalla mattina del 10 febbraio 2012, e sino alla sera di lunedì 13 febbraio 2012, i medici di famiglia terranno chiusi i propri ambulatori, rifiutandosi di prestare alcun tipo di assistenza sanitaria.

Ad incrociare le braccia, poi, saranno come anticipato anche i medici operanti presso le strutture di pronto soccorso cosicché, nella giornate dell’11 e del 12 febbraio 2012, il servizio di emergenza ed urgenza del 118 non sarà attivo.

Siamo sicuri che un tale provvedimento, pur venendo comunque garantite le prestazioni assistenziali in regime di emergenza/urgenza, causerà notevolissimi disagi alla popolazione italiana, inducendo il Governo Monti ad attivare alternative soluzioni.

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