Il consorzio di genetisti guidato da Erik Ingelsson, dell’università di Uppsala (Svezia), ha portato a termine un nuovo studio i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Genetics.
Il gruppo guidato da Ingelsson da anni studia il Dna di migliaia di persone per trovare i geni che spiegherebbero alcuni tratti del corpo come altezza e peso. L’ultima ricerca ha portato alla scoperta di sette nuovi geni legati sia all’obesità più grave sia al sovrappeso moderato.
Nel corso dello studio sono stati presi in esame oltre 260 mila persone, sia magre, sia sovrappeso, sia obese. Uno degli obiettivi dello studio era quello di vedere se sono gli stessi geni a determinare il rischio di diventare obeso o sovrappeso.
Dallo studio è emerso che questi nuovi sette geni sono responsabili sia del sovrappeso lieve sia dell’obesità grave e questo sta a significare che gli obesi gravi hanno un numero maggiore di queste mutazioni in confronto alle persone in sovrappeso, ma non si tratta di mutazioni diverse.
► OBESITÀ E SOVRAPPESO IN GRAVIDANZA
Un altro studio portato avanti dagli scienziati della University of East Anglia (Uk), i cui risultati sono stati spiegati sulla rivista Journal of Neuroscience, ha identificato una popolazione di cellule staminali in grado di generare nuovi neuroni regolatori dell’appetito nei cervelli di giovani topi da laboratorio.
Questo risultato potrebbe permettere di arrivare ad una soluzione definitiva contro l’obesità, come spiegato da Mohammad Hajihosseini, ricercatore a capo dell’indagine. Secondo quanto spiegato dai ricercatori, sarebbe possibile intervenire direttamente sul circuito neurale che controlla l’appetito, riportando equilibrio nell’alimentazione di una persona.