Ebbene, oggi vogliamo parlare della sindrome di Goodpasture, una malattia autoimmune che si manifesta con diffuse emorragie agli alveoli polmonari in cui sono presenti zone con sacche piene di sangue o con i tessuti in necrosi.
Questa è una malattia molto rara e la persona che ne viene colpita, in genere un ragazzo giovane, presenta emottisi grave, dispnea e insufficienza renale che si evolve in modo molto rapido, mentre in alcuni casi, l’emorragia polmonare può precedere la malattia renale di settimane o addirittura di mesi.
La sindrome di Goodpasture è una malattia che spesso porta alla morte nel giro di breve tempo, a causa soprattutto delle emorragie polmonari che provocano un’insufficienza respiratoria.
Nel momento in cui la malattia viene diagnosticata, è necessaria un’ immediata intubazione, a cui segue la ventilazione assistita e l’emodialisi che sono fondamentali durante la fase acuta; successivamente viene prescritto un trattamento che si basa principalmente sull’uso di corticosteroidi ad alte dosi e su ripetute plasmaferesi.
Se la malattia viene diagnosticata in tempo, la si può curare e non vi sono danni ingenti ai reni, invece
se la patologia renale è in fase terminale, a causa del ritardo delle cure, può essere trattata con l’emodialisi a lungo termine o con il trapianto renale.