Un libro va a sfatare tutti i falsi miti legati allo stress, un problema troppo sopravvalutato secondo l'autrice
Stress: un problema comune a molti e diretta conseguenza della società che interessa praticamente ogni fascia d’età. Ma nel corso degli anni lo stress potrebbe essere stato un problema un po’ troppo sopravvalutato che va gestito e controllato, ma con il giusto equilibrio.
È quanto sostiene la dottoressa Dana Becker del Bryn Mawr College in Pennsylvania nel suo libro “One nation under stress: the trouble with stress as an idea”.
Il libro in sostanza va a sfatare i classici luoghi comuni legati allo stress e alla sua risoluzione, concentrandosi in particolare su cinque diversi aspetti che nel corso di anni e di studi hanno attirato l’attenzione degli esperti. Quali sono i cinque punti in questione? Eccoli qui.
Il sonno, l’esercizio fisico e una buona alimentazione possono aiutare a ridurre lo stress, ma è anche vero che si tratta di regole non determinanti: è necessario agire sulle cause dello stress e non sugli effetti.
Lo stress rende l’individuo più vulnerabile ed esposto alle malattie: assolutamente falso secondo la Becker. Lo dimostra anche uno studio revisionale di due psicologi che hanno analizzato oltre 300 ricerche sul legame fra stress e sistema immunitario. È dimostrato che il sistema immunitario, anche davanti a grandi quantità di stress riesce a modificarsi senza esporsi al rischio maggiore di malattie.
COMBATTERE LO STRESS CON IL MOVIMENTO
Altro mito da sfatare è che il verificarsi di eventi traumatici può causare un disturbo post traumatico da stress. Sembra che l’incidenza del disturbo post traumatico da stress sia decisamente minore rispetto a quanto si creda comunemente, attestandosi intorno al 6,8%.
Uomini e donne rispondono allo stress in modo del tutto diverso a causa delle differenze e ormonali e genetiche. Le differenze starebbero soprattutto nell’ossitocina, l’ormone femminile legato al parto. Falso anche questo: studi recenti hanno dimostrato che le donne non sono meno stressate per la presenza di ossitocina. L’unica differenza è che le donne e gli uomini gestiscono diversamente lo stress.
Generalmente si crede che se le donne riescono a gestire meglio lo stress rispetto agli uomini sono anche in grado di gestire meglio i conflitti tra famiglia e lavoro. Sarebbe invece necessario aiutare le donne, magari con la flessibilità nel lavoro, per consentir loro di riuscire a gestire meglio i conflitti fra vita professionale e privata.
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