Tipologie di Vitiligine

di Redazione

La vitiligine è una malattia autoimmune che si manifesta con delle chiazze più chiare sulla pelle ed ha il suo picco massimo tra i dieci ed i venti anni di età.

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La vitiligine è una malattia autoimmune che si manifesta con delle chiazze più chiare sulla pelle ed ha il suo picco massimo tra i dieci ed i venti anni di età.
All’inizio si presenta con delle piccole macchie più chiare intorno alle aperture, come intorno agli occhi o ad i genitali per esempio, e poi si espande su tutto il corpo in maniera del tutto simmetrica.
I medici pensano che si tratti di una malattia psicosomatica come la psoriasi ma che presenta una origine genetica e attualmente non esiste una cura che la faccia scomparire totalmente.
Esistono due tipi di malattia: la vitiligine bilaterale e la vitiligine segmentale che si differenziano principalmente l’una dall’altra dalla distribuzione delle chiazze acromiche.



La vitiligine bilaterale è quella più diffusa e si presenta per il 90% dei casi e prende il nome dal fatto che si presenta in modo simmetrico sula parte destra e sulla parte sinistra del corpo e a seconda delle sedi, del numero e dell’estensione delle chiazze viene suddivisa in altri sottotipi: vitiligine acrofacciale quando si presenta sul volto e sulle estremità; vitiligine generalizzata, quando le macchie si estendono per almeno il 70% del corpo; vitiligine focale, quando le chiazze sono poche e non si propagano durante gli anni.
La vitiligine segmentale invece costituisce il 10% di tutti i tipi della malattia e le chiazze si presentano solo su una metà del corpo seguendo un decorso che probabilmente si origina dai nervi sottocutanei o dai melanociti durante la vita embrionale per raggiungere la pelle.
Ne esiste ancora un tipo, la vitiligine perinevica in cui le chiazze si dipartono in modo centrifugo da un neo, andando a formare un alone più chiaro attorno al neo stesso.
Se non curata, la malattia continua ad aumentare col tempo ed essendo una malattia autoimmune può andare incontro a momenti di peggioramento, momenti stazionari e momenti di miglioramento, anche spontanei e quindi una cura non è sufficiente.

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