Secondo un recente studio dell’Università di Oxford, coordinato dal dottor David Smith, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), alcune vitamine del gruppo B sono in grado di proteggere dalla demenza e dall’Alzheimer riducendo la presenza di omocisteina.
L’omocisteina è un aminoacido, collegato già in precedenza al restringimento del cervello, che a sua volta è una conseguenza del morbo di Alzheimer. Il recente studio inglese ha confermato che una maggiore assunzione di vitamine del gruppo B riduce del 50% il processo di restringimento del cervello in pazienti con declino cognitivo lieve, che è un precursore della malattia di Alzheimer.
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Nello studio sono state coinvolte 156 pazienti in condizioni simili di pre-Alzheimer, a cui sono stati somministrati dei supplementi vitaminici a base di vitamine del gruppo B. I risultati hanno mostrato che si registrava una riduzione del 90% nel processo di restringimento del cervello, in aree del cervello più vulnerabili proprio nei pazienti con l’Alzheimer.
Come dichiarato dal dottor Eric Karran, direttore della ricerca presso Alzheimer’s Research UK, sono necessari ulteriori studi per confermare le tesi scoperte. Per esempio non è ancora chiaro se le vitamine del gruppo B abbiano un qualche beneficio per le persone che già hanno sviluppato la demenza.
Comunque, nel corso degli anni sono stati diversi gli studi che hanno confermato gli effetti positivi delle vitamine del gruppo B sul sistema nervoso e sul cervello. Per questo motivo integrare eventuali carenze vitaminiche può comunque essere un bene per l’organismo.