La pianta del cetriolo discende dalla famiglia delle Cucurbitacee,
Prima di tutto però è necessario precisare che il rimedio principale contro Escherichia Coli è lavare bene la frutta e cuocere le carni (esattamente come per la toxoplasmosi) perchè si trasmette tramite i batteri fecali
La pianta del cetriolo discende dalla famiglia delle Cucurbitacee, come l’anguria, il melone, la zucca e le zucchine e cresce in paesi il cui clima è temperato.
Sembra che il cetriolo sia originario dell’Himalaya dove ci sono le prime notizie riguardanti la sua coltivazione.
Ne esistono di diverse varietà e le più diffuse in Italia sono il Parigino, il Verde Lungo d’Italia, il Marketer ed il Mezzo Lungo Bianco; le regioni in cui lo si produce sono Lazio, Veneto e Puglia.
I cetrioli contengono il 96,7 % di acqua, il 2% di carboidrati, mentre il restante è composto da fibre, amido, proteine, grassi, zuccheri e ceneri; le vitamine presenti sono la vitamina A, le vitamine del gruppo B, la vitamina C, la K e la J.
Gli aminoacidi presenti all’interno del cetriolo sono: acido aspartico e glutammico, arginina, alanina, serina, treonina, valina, prolina, cistina, fenilananina, glicina eisoleucina.
Essendo molto ricchi di acqua, i cetrioli hanno ottime proprietà depurative e rinfrescanti che apportano molti benefici ai reni.
Contengono l’acido tartarico che è molto indicato nelle diete in quanto è in grado di impedire ai carboidrati immessi nell’organismo che si trasformino in grassi.
E’ anche un ottimo antinfiammatorio e un diuretico e contrasta la gotta e l’artrosi e viene consigliato per combattere l’insorgenza di calcoli ai reni.