L'anemia aplastica, malattia che non consente al corpo di produrre le cellule del sangue, può avere molte cause d'origine, molte delle quali ancora non perfettamente individuate.
I medici del tempo, a causa dei numerosi e ripetuti esperimenti condotti dalla donna con la radioattività, attribuirono lo sviluppo della succitata patologia proprio al constante contatto con le radiazioni.
► CELIACHIA E ANEMIA CHE CORRELAZIONE C’È
Oggi, comunque, si è scoperto come l’anemia aplastica sia dovuta ad innumerevoli fattori, molti dei quali, purtroppo, ancora sconosciuti e che analizzeremo in seguito.
COS’È L’ANEMIA APLASTICA
L’anemia aplastica è una malattia rientrante nel più vasto campo delle pancitopenie, patologie caratterizzate dalla mancata produzione degli elementi corpuscolari del sangue (ovverosia globuli rossi, piastrine e leucociti), dovuta ad eventi clinici avversi che hanno compromesso le originarie funzioni del midollo osseo, tessuto d’elezione per la gestione delle cellule sanguigne.
Si differenzia dall’eritrocitopenia, dalla leucopenia e dalla trombocitopenia per il fatto di includerle e rappresentarle tutte, causando i danni correlati alle singole manifestazioni patologiche succitate.
CAUSE DELL’ANEMIA APLASTICA
Per quanti studi sull’argomento si siano fatti nel corso degli anni, purtroppo, non si è ancora riusciti ad individuare una causa primaria di insorgenza della patologia che si ritiene, comunque, avere una componente ereditaria o quantomeno genetica.
Il soggetto geneticamente predisposto, dunque, potrebbe sviluppare l’anemia aplastica in qualsiasi momento della propria vita e, apparentemente, senza causa alcuna poiché, come precedentemente ricordato, moltissimi fattori scatenanti, o l’unione di più fattori minori, potrebbero venir individuati, di volta in volta e di paziente in paziente, come quelli decisivi.
Tra le cause, fino ad oggi, considerate più probabili segnaliamo:
– l’anemia di Fanconi
– l’abuso di farmaci (quali antibiotici, anticonvulsivanti, antiblastici)
– la discheratosi congenita
– la contrazione di gravi patologie virali (quali l’epatite B e l’epatite C)
– l’apoptosi per difetti della telomerasi (ovverosia il precocissimo invecchiamento delle cellule del midollo osseo a causa della compromissione dei processi che ne regolano l’andamento).