Una dieta che prevede l'assunzione di alti contenuti di fruttosio, uno zucchero comunemente utilizzato nelle bevande gassate e nei cibi industriali, è legata all'aumento della pressione sanguigna ed allo sviluppo del diabete.
Lo rilevano due studi indipendenti il primo realizzato da un’equipe di ricercatori spagnoli, che lavorano presso l’Ospedale Mateo Orfila, e l’altro condotto da ricercatori americani della Wright State University di Dayton nell’Ohio.
Lo studio spagnolo, condotto su un campione di 74 uomini era destinato a verificare l’effetto dell’assunzione di fruttosio (200 grammi al giorno, molto più elevata della normale dose giornaliera consumata in media da un adulto) sulla pressione sanguigna .
Tale effetto era studiato in associazione con un farmaco, allopurinolo, utilizzato comunemente per curare la gotta per le sue facoltà di ridurre gli acidi urici nell’organismo.
Nel gruppo che ha assunto solo il fruttosio, senza il farmaco, si è registrato un aumento della pressione arteriosa sistolica di 6 mm, e della pressione diastolica di 3 mm.
I valori della pressione arteriosa sono ritornati a livelli normali dopo due mesi.
Nello stesso gruppo si è riscontrato la presenza due volte maggiore dei fattori di rischio legati alla sindrome metabolica, come l’aumento del grasso addominale, la pressione alta ed un alto tasso di colesterolo.
Somministrando l’allopurinolo insieme al fruttosio, i ricercatori spagnoli hanno rilevato che la pressione arteriosa manteneva livelli inalterati e, inoltre, i livelli di acido urico risultavano più bassi.
Il secondo studio si è invece concentrato su un esperimento eseguito con topi di laboratorio, volto a verificare se il consumo di fruttosio, specialmente durante le ore notturne, influisca su un rapido aumento del peso corporeo.
Ai topi è stato somministrato fruttosio nell’acqua, suddividendo gli animali in due gruppi, uno che poteva avere acceso libero all’acqua dolcificata ed un altro gruppo che invece aveva la possibilità di berne o solo di giorno o solo di notte.
I ricercatori hanno notato che i topi cui veniva limitato l’accesso all’acqua zuccherata manifestavano un comportamento compulsivo una volta che potevano usufruirne, un atteggiamento molto simile, secondo i ricercatori, a quello degli adolescenti nei confronti delle bibite gassate.
I topi che assumevano il fruttosio di notte risultavano guadagnare più peso ed avevano tassi più elevati di ormone dello stress.
Entrambi gli studi evidenziano dunque, sebbene da due punti di vista diversi, che il fruttosio ha un ruolo molto importante nell’aumento della pressione sanguigna e nello sviluppo di sindrome metaboliche come il diabete.