Inquinamento ambientale aumenta la pressione sanguigna

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Una esposizione a lungo termine alle polveri sottili ed all’inquinamento atmosferico, uno dei mali del nostro tempo, soprattutto nell’occidente industrializzato, è stato recentemente collegato all’aumento della pressione sanguigna.
Sono i risultati di uno nuovo studio realizzato negli Stati Uniti da ricercatori della Harvard School of Public Health di Boston, che hanno utilizzato per valutare l’impatto dell’inquinamento sulla circolazione sanguigna in 939 volontari arruolati all’interno di una vasta ricerca generale, denominata Normative Aging Study, seguiti dal 1995 al 2006 e sottoposti a valutazioni e monitoraggio una volta ogni 4 anni in questo periodo.

E’ stato realizzato un modello computerizzato in grado di valutare i livelli di esposizione all’inquinamento ambientale causato dal traffico automobilistico per ognuno dei partecipanti, sia nel periodo temporale totale per cui è durato lo studio, sia immediatamente precedente al momento della valutazione quadriennale.

In questo modo i ricercatori hanno potuto verificare l’esistenza di un forte legame tra inquinamento ed aumento della pressione arteriosa, soprattutto se l’esposizione è avvenuta entro lo stesso anno in cui i pazienti coinvolti nello studio vengono monitorati.

Un legame che potrebbe contribuire a spiegare l’associazione tra inquinamento ed attacchi di cuore e quella tra inquinamento e decessi a causa di malattie cardiovascolari, fenomeno evidenziato in precedenti studi e ricerche.

I risultati sono stati presentati di recente durante la conferenza annuale dell’American Heart Association tenutasi a San Francisco.

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