Sintomi della leucemia

di Redazione

Individuare precocemente i sintomi della leucemia è di fondamentale importanza affinché si possano aumentare le possibilità di sopravvivenza del paziente.

La leucemia, sebbene sia una patologia veramente molto grave ed importante, non è, come si sarebbe portati a credere, incurabile nel 100% dei pazienti.

A seconda della forma leucemica contratta dal paziente, dell’entità e delle proporzioni della patologia al momento della scoperta, del generale stato di salute del paziente, delle nuove tecniche terapeutiche approntate in anni di studio ed esperienza, la sopravvivenza a 5 anni, anche nei casi più seri, può arrivare a superare il 40%.

COS’È LA LEUCEMIA

Importantissima, dunque, risulta essere la diagnosi che, affinché la prognosi possa essere la più favorevole possibile, dovrebbe venir effettuata, senza errori, alla comparsa dei primi sintomi.

La loro individuazione, però e purtroppo, non è sempre facile poiché, essendoci molte varianti della patologia, ed interessando essa la maggior parte degli elementi corpuscolari del sangue, può dar origine a segni identificabili quali manifestazioni di differenti problematiche.

FATTORI DI RISCHIO PER LA LEUCEMIA

Più in generale, basandoci su dati statistici, potremmo affermare come i sintomi più evidenti ed eclatanti potrebbero essere:

– anemia

– difficoltà respiratorie

– pallore

– palpitazioni

– ingrossamento dei linfonodi del collo e delle ascelle

– febbricola costante

– dolore al fianco sinistro (a carico della milza)

– rigonfiamento del fegato

– emorragie frequenti da naso e gengive

– sudorazione notturna

– anoressia

Alla comparsa di questi sintomi, sia che si presentino individualmente che in combinazione, noi consigliamo di non lasciarsi prendere dal panico e di recarsi, naturalmente, dal proprio medico curante il quale, in seguito ad esame obiettivo ed eventuali esami specialistici, potrà confermare, con certezza, la diagnosi oppure indicare i succitati sintomi quali appartenenti ad una differente patologia. Il consiglio, come sempre, è quello di rivolgersi ad un esperto, senza vagare sul web alla ricerca dell’autodiagnosi.

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