Tonno al monossido di carbonio

di Redazione

Capita di trovarsi di fronte al banco del pesce e vedere che il filetto di tonno ha un colore rosso intenso e, credendo che sia fresco, lo compriamo, con la convinzione di aver preso un alimento sano e nutrient

pesce

Capita di trovarsi di fronte al banco del pesce e vedere che il filetto di tonno ha un colore rosso intenso e, credendo che sia fresco, lo compriamo, con la convinzione di aver preso un alimento sano e nutriente.
Ebbene, niente di più errato: il tonno in realtà quando è fresco ha un colore che va dal marrone al rosso mattone e non dii certo sul rosso intenso.
Questo perchè? Perchè l’alimento è stato trattato con il monodissido di carbonio per aumentarne la conservazione, in quanto essendo batteriostatico, limita ed inibisce lo sviluppo dei batteri che sono responsabili del deterioramento del prodotto.


Questo procedimento, aggiunto all’affumicamento ed al congelamento, esalta alcune caratteristiche del prodotto, in particolar modo il colore che risulta essere del tutto modificato.
Questo utilizzo però è vietato dall’Unione Europea, tranne che in Olanda dove non può essere commercializzato all’estero, ma viene consumato all’interno dei confini nazionali.
Il problema però è che il tonno trattato con il monossido (che è anche una sostanza tossica per l’uomo ed è responsabile dell’inquinamento atmosferico) risulta avere un tasso elevaissimo di istamina.
Il prodotto trattato con il monossido di carbonio può essere dannoso per il consumatore in quanto, il pesce, non essendo fresco, potrebbe sviluppare batteri come l‘anisakis se consumato crudo oppure potrebbe contenere i batteri che causano la ciguatera o la sindrome sgombroide.

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