
Le sostanze che sono state cercate nei tè in bottiglia sono i polifenoli, composti chimici dal forte potere antiossidante che altri studi hanno indicato come efficaci nel proteggere i tessuti, riducendo il cosiddetto stress ossidativo ed i danni alle cellule che questo comporta, che sul lungo periodo possono provocare fenomeni infiammatori, malattie cardiache e l’insorgere di tumori.
Una normale tazza di tè, nero o verde, contiene dai 50 ai 150 mg di polifenoli, me le sei bottiglie esaminate dai ricercatori sono risultate avere contenuti assai più ridotti di questa sostanza: 81, 43, 40, 13 e persino 4 e 3 milligrammi sono state le quantità trovate nei campioni esaminati.
Lo studio, condotto da una società con sede nel New Jersey e specializzata nella produzione di prodotti naturali contro i fenomeni infiammatori, la WellGen Inc., ha tenuto riservato il marchio delle bottiglie esaminate.
Ma quello che più conta, secondo le dichiarazioni dei ricercatori, è che la presenza e soprattutto la quantità di tali sostanze benefiche dovrebbe essere dichiarata sull’etichetta, permettendo così al consumatore di essere al corrente del potenziale benefico più o meno valido della bevanda acquistata.