Curare coliche e calcoli renali, problemi che purtroppo affliggono quasi il 20% della popolazione italiana con conseguenze solitamente tutt'altro che piacevoli, semplicemente bevendo, ogni giorno, il succo di 2 - 3 limoni.
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Per quanto strana possa sembrare questa notizia sarebbe in realtà perfettamente possibile usare il limone per curare, e forse prevenirne l’insorgenza, le su indicate patologie che, molto spesso, sarebbero trattate dai medici di medicina generale grazie alla prescrizione, come di consueto avverrebbe, dei più differenti farmaci.
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Peccato, però, che la maggior parte di questi ultimi avrebbe seri e gravi effetti collaterali sulla quasi totalità dei consumatori abituali anche a causa dei lunghissimi periodi di somministrazione (si pensi, a tal proposito, che i farmaci più comunemente utilizzati per la cura delle coliche e dei calcoli renali sarebbero intollerati addirittura da un terzo dei pazienti italiani).
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Da qui l’idea, ipotizzata, analizzata, valutata e, fortunatamente, sperimentata con successo dai ricercatori dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, che in questa particolare occasione avrebbero collaborato fianco a fianco con i responsabili del Consorzio di Tutela del Limone di Siracusa Igp, di utilizzare il limone, bevuto puro, quale sostituto dei farmaci abitualmente prescritti che, come forse saprete, avrebbero quale proprio ingrediente principale il citrato di potassio (sostanza direttamente derivante dall’acido citrico contenuto nel limone).
Giuseppe Remuzzi, responsabile del programma di ricerca oggi alla nostra attenzione, avrebbe a tal proposito dichiarato: “Siamo di fronte a una notizia molto interessante considerando che la calcolosi renale è molto diffusa nel nostro Paese, con milioni di persone affette da questa patologia. Si tratta di un disturbo ad altissimo coefficiente di ricadute: i calcoli si riformano in un paziente su tre in un arco temporale che va dai due ai cinque anni. Questo impone ai pazienti un continuo monitoraggio della situazione e, soprattutto, una particolare attenzione alla dieta”.
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