Un consumo eccessivo di grassi e di alimenti zuccherati provoca cambiamenti nei recettori presenti nel cervello.
Questo suggeriscono i ricercatori della Johns Hopkins University School of Medicine.
E’ uno studio, presentato di recente, che offre interessanti suggestioni per coloro che studiano la bulimia ed altri tipi di disturbi alimentari.
I ricercatori riferiscono che diete ad alto tasso di zuccheri e di grassi alterano i recettori degli oppioidi presenti nella zona del cervello che controlla l’assunzione del cibo.
Gli oppioidi sono sostanze chimiche che hanno sull’organismo un’azione simile a quella della morfina ed altri derivati dall’oppio. Nel cervello esistono oppioidi naturali che diversi studi hanno indicato avere una funzione nello sviluppo di sensazioni come piacere oppure euforia.
Secondo i ricercatori il loro studio ha rivelato esserci dei cambiamenti nell’espressione genetica dei recettori degli oppioidi in una zona del cervello la cui funzione è quella di controllare quanto si mangia.
Il consumo eccessivo di cibi altamente appetibili come quelli zuccherati o grassi, potenzierebbe quindi la produzione degli oppioidi nel cervello, il cui aumento potrebbe dunque essere uno dei fattori scatenanti di diversi disturbi alimentari.
Se già sappiamo che alla base di molti malesseri come bulimia ed anoressia i fattori scatenanti sono legati a determinate condizioni sociali o psicologiche, questa ricerca avanza l’ipotesi che vi possono anche essere fattori biologici ad influire sulla manifestazione di disturbi alimentari.