Secondo gli esperti ridurre nella dieta l'apporto di grassi saturi, che sono presenti essenzialmente nel burro e nelle carni, è uno dei passaggi indispensabili per una dieta sana.
Un ulteriore prova dunque che conferma come i grassi polinsaturi, presenti in alcuni oli vegetali e nei pesci, sono utili a ridurre la presenza del cosiddetto colesterolo cattivo, quello responsabile dell’accumulo di placche sulle pareti delle arterie che possono alla lunga causare problemi al flusso del sangue.
Secondo gli esperti ridurre nella dieta l’apporto di grassi saturi, che sono presenti essenzialmente nel burro e nelle carni, è uno dei passaggi indispensabili per una dieta sana.
L’analisi dei ricercatori di Harvard rivela infatti che per ogni aumento del 5% nel consumo di grassi polinsaturi risulta esserci un calo di malattie cardiache e di problemi di circolazione del 10% circa.
Gli adulti non dovrebbero utilizzare per più dell’11% i grassi saturi come fonte di energia per il proprio organismo, e dovrebbero dunque tentare di sostituire questo apporto energetico con grassi più salutari.
Il che però, avvertono, non significa aumentare l’apporto dei cosiddetti grassi trans, come quelli normalmente presenti normalmente si trovano nei prodotti alimentari di confezione industriale.
I risultati della ricerca suggeriscono che i grassi polinsaturi sono il sostituto migliore ai grassi saturi, per mantenere il cuore in salute.