Un alimentazione ricca di grassi rispecchia anche un'intelligenza meno brillante.
Ora uno studio ha dimostrato la veridicità del detto “siamo ciò che mangiamo” e che i ragazzi hanno spesso la tendenza di rimpinzarsi di cibi non salutari come fritti, dolci confezionati (che ricordiamo, contengono grassi saturi e sostanze nocive come l’olio di palma) carni che vengono sottoposte a processi di trasformazione molto complesse e quindi nocive per la salute se consumate in larga quantità.
E questo tipo di alimentazione rispecchia anche un’intelligenza meno brillante.
Uno studio americano ha preso in esame 4000 bambini compresi tra i 3 e gli 8 anni di età e le loro abitudini alimentari: gli studiosi hanno così diviso i bambini in tre sottogruppi.
Nel primo gruppo sono stati inseriti i bambini che hanno seguito un alimentazione basata su cibi pronti e ricchi di grassi e zuccheri, nel secondo quelli che avevano una dieta ricca di carne, patate e verdure, mentre nell’ultimo gruppo sono stati inseriti i bambini che seguivano un regime alimentare equilibrato, ricco di pesce, frutta e verdura.
I ricercatori hanno preso in esame anche fattori esterni legati all’ambiente in cui vivevano i bambini come per esempio l’istruzione dei genitori, le condizioni socio economiche della famiglia di provenienza e la durata dell’allattamento al seno: i ricercatori hanno concluso che l’intelligenza dei bambini con una dieta ricca di grassi e di scarsa qualità risultava essere inferiore rispetto agli altri gruppi di bambini.