I cibi salva-tiroide

crostaceiPesce, molluschi, crostacei, alghe, ma anche broccoli, spinaci, rape e la salsa di soia. Che cosa hanno in comune alimenti apparentemente così disparati e diversi fra loro? Sono tutti cibi definiti salva-tiroide: ricchi di iodio, aiutano a proteggere questa importante ghiandola endocrina dalle diverse malattie mantenendone intatto il giusto funzionamento. 

A sottolineare l’importanza dell’alimentazione anche per il buon funzionamento della tiroide sono stati anche gli interventi esposti nel corso del convegno Ambiente e tiroide, il mare, lo iodio, le radiazioni che si tiene in questi giorni ad Anzio (Roma).

 

Secondo gli esperti la maggiore fonte di iodio resta senza dubbio l’alimentazione, purché vengano scelti i cibi giusti. E non è certo un caso che tutte le popolazioni che vivono sul mare e mangiano quasi quotidianamente pesce presentino bassissima incidenza di problemi e patologie della tiroide, come noduli, neoplasie. 

In questo contesto va del tutto sfatata la leggenda metropolitana che respirare l’aria di mare aiuti a incamerare iodio. La quantità di iodio che può essere respirata è davvero minima e soprattutto è di carattere omeopatico, praticamente quasi del tutto trascurabile.

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L’unico vero modo di assimilare iodio è mangiare il cibo giusto proprio come il pesce che viene coltivato su terreni di costa ricchi di iodio. Nonostante le sue coste, l’Italia resta uno dei Paesi i cui abitanti sono maggiormente esposti alle patologie della tiroide. Molte la cause, tra cui non manca la componente genetica, ma anche i farmaci e senza dubbio la mancanza di una vera e propria educazione di carattere alimentare che determina una dieta povera di iodio.

 

Il corretto funzionamento della tiroide si rivela fondamentale per la salute dell’individuo: fra le più comuni patologie della tiroide possiamo indicare il cosiddetto gozzo, che si presenta come un tipico rigonfiamento, i noduli (che spesso sono innocui), ma anche le disfunzioni tiroidee, come l’ipertiroidismo che determina un’accelerazione del metabolismo e al contrario l’ipotiroidismo che causa un improvviso rallentamento metabolico.

 

 

 

Foto Thinkstock

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