Ci sono in commercio molti farmaci antifame per dimagrire che gridano al miracolo, ma non menzionano i rischi che presentano questi farmaci. Basta una pillola e, stando a quanto pubblicizzano, miracolosamente i chili in eccesso spariscono. I genere i farmaci antifame vengono associati ad una dieta dimagrante, spesso, però, senza prima aver consultato, se non uno specialista, almeno il medico curante.
L’appetito è il nemico principale da combattere per chi ha necessità, o voglia, di calare qualche chilo, quindi, ci si rivolge ai farmaci antifame o agli integratori.
Tecnicamente, i farmaci antifame si definiscono anoressanti, già questo dovrebbe mettere in allarme, l’anoressia è una malattia a tutti gli effetti ed è pericolosa. Per questo bisogna prestare molta attenzione. I farmaci antifame agiscono direttamente sull’appetito e potrebbero avere degli importanti effetti collaterali.
A differenza degli integratori che, se vogliamo, “prendono in giro” lo stomaco riempiendolo con acqua e fibre, i farmaci antifame sono anoressizzanti a tutti gli effetti, agiscono direttamente sui comandi del cervello, la parte ipotalamica, azzerando completamente i centri dell’appetito.
Uno degli effetti indesiderati, come la depressione, è che creano assuefazione sia fisica che psicologica, spesso capita che, una volta smesso di prenderli, si riacquista tutto il peso perso e, talvolta, con qualche aggiunta.
I farmaci antifame derivano dalle anfetamine, come tali possono avere dei pesanti effetti collaterali, non a caso si possono acquistare solo con la prescrizione medica. Praticamente tutti vietati, poiché possono causare gravi problemi a polmoni e cuore, tranne Amfepramone (dietilpropione), Fendimetrazina e Benfluorex. Rigorosamente vietata è la Sibutramina, vietata nel 2002, riammessa e definitivamente vietata nel 2010.
Le ricette dei farmaci antifame non sono ripetibili e devono essere accompagnate da un preciso piano terapeutico redatto da un medico specialista in scienza dell’alimentazione, endocrinologia, diabetologia, medicina interna. Per una maggiore sicurezza, le nuove normative prevedono che sulla ricetta siano indicati i dati del paziente per evitare l’abuso di questi farmaci pericolosi.
In prevalenza i farmaci antifame vengono usati per trattare i casi di grave obesità, quando le normali diete dimagranti o qualsiasi nozione di educazione alimentare sana non funzionano. Assolutamente sconsigliato per chi deve perdere solo qualche chilo, fra gli effetti collaterali, infatti, ci sono tachicardia, disturbi del sonno, cefalea e cambi d’umore.