Mangiare più di 103 grammi di carne rossa al giorno per gli uomini e più di 80 grammi di carne rossa al giorno per le donne, oltre ad aumentare il rischio di infarto del 42%, contribuirebbe ad aumentare il rischio di incorrere in patologie coronariche del 42%, di sviluppare il diabete mellito di tipo 2 del 19% e di sviluppare il cancro dell'intestino del 18%.
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In particolar modo, stando a quanto appurato dai ricercatori della prestigiosa Università di Cambridge, in Inghilterra, il rischio di infarto aumenterebbe del 42% ogni 50 grammi di carne rossa consumata, ogni giorno, oltre la soglia massima consentita che, proprio i ricercatori, avrebbero individuato in 53 grammi al dì per gli uomini ed in 30 grammi al dì per le donne (nel caso in cui si tratti di carne di vitello).
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Ma non sarebbe tutto.
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Mangiare più di 103 grammi di carne rossa al giorno per gli uomini e più di 80 grammi di carne rossa al giorno per le donne, oltre ad aumentare il rischio di infarto del 42%, contribuirebbe ad aumentare il rischio di incorrere in patologie coronariche del 42%, di sviluppare il diabete mellito di tipo 2 del 19% e di sviluppare il cancro dell’intestino del 18%.
Ridurre, anche di pochissimo, il consumo di carne rossa, stando a quanto dichiarato da Louise Aston, responsabile del programma di ricerca oggi alla nostra attenzione, agli esperti della rivista scientifica British Medical Journal, non solamente potrebbe contribuire a ridurre l’incidenza delle più differenti patologie coronariche del 12% bensì anche, e soprattutto, a ridurre l’emissione di anidride carbonica per 28 milioni di tonnellate all’anno nella sola Inghilterra.