Alcune partite di latte crudo distribuite a Torino e dintorni nel 2010 sarebbero state contaminate e patogene.
► PERICOLOSITÀ DELLE CARAFFE FILTRANTI
Il latte contenuto nei succitati distributori automatici, di provenienza ancora ignota giacché non sarebbero stati divulgati i nomi delle circostanti fattorie convenzionate con i comuni coinvolti per la distribuzione del latte a chilometri zero, sarebbe stato dichiarato patogeno, in seguito ai normali controlli sanitari su questa particolarissima modalità di vendita al dettaglio, poiché contenente elevati dosi di batteri potenzialmente dannosi per l’organismo umano.
► BATTERI ANTIBIOTICO RESISTENTI SEMPRE PIÙ DIFFUSI
I batteri rinvenuti nel latte crudo venduto grazie ai distributori automatici, in particolare, sarebbero:
– Campylobacter jejuni, responsabile di una grave forma di dissenteria acuta
– Lysteria monocytogenes, responsabile di gravi disagi intestinali tra cui si segnalano diarrea, vomito e crampi
– Staphylococcus aureus, responsabile di una grava sindrome intestinale caratterizzata da vomito e tremore.
► UN TELEFONINO SU SEI INFETTO DA ESCHERICHIA COLI
I campioni analizzati, secondo quanto dichiarato dalle autorità torinesi, sarebbero stati prelevati nel corso degli ultimi mesi del 2010 e, alla data odierna, ancora nessun provvedimento in merito sarebbe stato adottato anche poiché, a seguito dell’intensificarsi dei controlli successivi alla scandalosa vicenda, nessun altra partita di latte crudo sarebbe stata dichiarata contaminata.
Per evitare qualsiasi problema, in attesa che gli eventi seguano il proprio corso e sugli avvenimenti di cui sopra venga fatta adeguata luce, noi consigliamo di bere latte preconfezionato o di far bollire il latte acquistato presso i distributori prima della consumazione.