
L’American Academy of Pediatrics ha di recente raccomandato lo screening dei livelli di colesterolo in bambini e ragazzi nel cui nucleo famigliare sono presenti casi di colesterolo alto, problemi di cuore, diabete e pressione alta.
Per questi bambini, gli esperti raccomandano, lo screening dovrebbe iniziare già tra i 2 ed i 10 anni.
E’ vero però che un numero considerevole di persone non posseggono informazioni accurate sulla storia clinica della famiglia: lo rivela la ricerca di recente apparsa sulla rivista medica Pediatrics, nella quale i ricercatori hanno esaminato dati provenienti da 20.000 bambini in West Virginia all’età della quinta elementare.
Dati che comprendevano sia i livelli di colesterolo nel sangue sia la storia clinica del nucleo famigliare.
I ricercatori hanno evidenziato che più del 71% dei bambini rientravano all’interno delle linee guida che consigliano, in base alle condizioni di salute del nucleo famigliare, lo screening per il colesterolo.
Tra i bambini la cui storia familiare non era nota, i ricercatori hanno rilevato che il 9,5% di questi presentava alti livelli di colesterolo, con un 1,7% che necessitavano di farmaci per curare la condizione.
Secondo gli esperti, lo screening generalizzato di tutti i bambini, e non solo di quelli che provengono da nuclei famigliari a rischio, permetterebbe di individuare molti più casi rispetto a quanto oggi si ottiene mantenendo sotto controllo solo alcune fasce a rischio.
Una procedura che permetterebbe innanzitutto, ribadiscono i ricercatori, di avere la possibilità di attuare cure preventive e terapie efficaci per evitare e contrastare l’insorgere di problemi cardiaci una volta adulti.
La terapia con statine, per esempio, si è dimostrata sicura ed efficace per ridurre i livelli di colesterolo cattivo, LDL, nei bambini.
Fonte Los AngelesTimes