I ricercatori hanno compiuto la ricerca su un gruppo di 108 bambini in Polonia, sottoposti ad una radiografia della mano sinistra, dalla quale i medici potevano stabilire l’età cronologica delle ossa, che può differire, nei bambini, dall’età anagrafica, di qualche mese ma anche anche di qualche anno.
Misurando la pressione sanguigna ai bambini, i ricercatori hanno osservato che nel gruppo di coloro in cui l’età ossea differiva maggiormente da quella anagrafica, la pressione alta era un fattore comune a 48 di 54 bambini, mentre nel gruppo dei bambini con età ossea maggiormente coincidente con l’età anagrafica, l’ipertensione era presente solo in 20 dei 54 bambini.
La maturazione accelerata delle ossa non è, ci tengono a sottolineare gli autori dello studio, condotto al Children’s Memorial Health Institute di Varsavia, da far coincidere con lo sviluppo della pubertà precoce, ma un fenomeno di crescita e maturazione biologica dell’apparato scheletrico superiore alla media rispetto all’età anagrafica.
E tale fenomeno potrebbe essere, secondo quanto suggerisce lo studio, un rivelatore di possibili futuri problemi cardiovascolari come, appunto, l’ipertensione.
Diete attente, esercizio fisico ed uno stile di vita salutare dovrebbero essere in grado, sempre secondo gli autori della ricerca, di armonizzare queste anomalie metaboliche e far coincidere maggiormente lo sviluppo biologico osseo e quello anagrafico.