Ebbene le persone obese lo sarebbero, nella stragrande maggioranza dei casi, poiché geneticamente incapaci di percepire il senso di sazietà e, dunque, di smettere di mangiare quando, in realtà, sarebbe consigliabile.
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Ebbene, secondo quanto appurato dai ricercatori del Georgetown University Medical Center nel corso di una recentissima, e quanto mai interessante, indagine, le persone obese lo sarebbero, nella stragrande maggioranza dei casi, poiché geneticamente incapaci di percepire il senso di sazietà e, dunque, di smettere di mangiare quando, in realtà, sarebbe consigliabile.
► DIFETTI GENETICI ALL’ORIGINE DELL’OBESITA’
Colpa, naturalmente, di una grave mutazione genetica (nello specifico del gene BDNF o Brain-Derived Neurotrophic Factor gene) a carico degli ormoni dell’appetito (in particolare insulina e leptina): questi ultimi, come inconfutabilmente dimostrato su modello murino, non riuscirebbero a cogliere, e a trasportare verso il sistema nervoso centrale e, in particolare, verso il cervello, i segnali di sazietà che l’organismo lancerebbe una volta che il proprio bisogno di alimentarsi sarebbe stato completamente soddisfatto.
► 20 MILIONI DI ITALIANI OBESI NEL 2025
Purtroppo, però, secondo i più importi esponenti del mondo scientifico-accademico quali la ricercatrice inglese di Cambridge Sadaf Farooqi, l’importanza della genetica, specialmente nei problemi di peso, verrebbe letteralmente ignorata da dietologi e nutrizionisti di tutto il mondo che, pure, dovrebbero ben sapere come il 70% delle differenze di peso tra due persone possa e debba venir ricondotto a difetti genetici.