Non sempre la verdura e la frutta che vengono consumati più di frequente sono quelli che contengono il più alto quantitativo di sostanze benefiche per l'organismo.
Non sempre insomma la verdura e la frutta che vengono consumati più di frequente sono quelli che contengono il più alto quantitativo di sostanze benefiche per l’organismo. Per fare un esempio, l’apporto di beta-carotene delle carote, potrebbe essere almeno 15 volte superiore mangiando patate dolci.
Allo stesso modo, gli spinaci, che sono la fonte maggiore di apporto di luteina zeaxantina, potrebbero essere sostituiti dai cavoli, che ne contengono tre volte tanto.
Una ricerca che ha preso in considerazione le abitudini alimentari negli Stati Uniti, e che ha osservato come molto spesso ci si limita ad un unico alimento al quale si demanda l’apporto di sostanze essenziali per la salute.
In molti casi, sostengono i ricercatori, si dovrebbe insomma scegliere di consumare frutta e verdura anche in base alla quantità di sostanze queste siano in grado di offrire.
Così per esempio, il lampone contiene quattro volte la quantità di acido ellagico contenuto nella fragola, e, per quanto riguarda l’isotiocianato, una sostanza che contiene zolfo ed è riconosciuta come efficace alimento per la prevenzione dei tumori, è presente in misura quattro volte superiore nel crescione che nella senape.
Un altro esempio riguarda il contributo di beta-criptoxantina, un potente antiossidante e precursore delle vitamine A e C che normalmente viene assunta tramite il consumo di arance: potrebbe essere ben quindici volte superiore consumando invece la papaya.
Al di là della valutazione sui quantitativi di sostanze benefiche presenti, gli esperti convengono che il consumo di frutta e verdura sono una parte essenziale di una dieta sana ed equilibrata, e che variare tra le varie qualità potrebbe ulteriormente migliorare l’apporto nutritivo e benefico di queste.