Una scarsa autostima da bambini può essere un fattore di rischio dell'obesità unavolta raggiutnta l'età adulta.
Questi i dati di un studio condotto su 6500 partecipanti, realizzato in un intervallo di tempo di 20 anni, e condotto da ricercatori del King’s College di Londra.
La ricerca è stata pubblicata su BMC Medicine e tra i risultati di questa una serie di dati interessanti.
Per esempio, che le donne sono particolarmente più a rischio in questo senso e che l’obesità, se trattata come disturbo medico e metabolico, evidenzia una serie di fattori di rischio precisi, tra i quali l’alimentazione, le condizioni socio economiche ed anche, e questa è la novità, le condizioni psicologiche vissute durante l’infanzia.
I ricercatori ci tengono a sottolineare che quando si parla di “scarsa autostima” non si fa riferimento a profondi problemi di carattere psicologico, ma ad una condizione relativamente comune, e nella norma, di ansia e bassa autostima.
La ricerca si è basata sulla misurazione del peso corporeo dei bambini e dell’altezza all’età di 10 anni, dati confrontati con quelli rilevati sulle stesse persone una volta raggiunto il trentesimo anno di età, per le quali sono stati anche raccolti dati sul loro stato emotivo.
I dati risultanti hanno confermato il quadro: una bassa autostima, sebbene non possa considerarsi un fattore determinante, gioca comunque un ruolo importante nello stato di benessere fisico e di salute una volta adulti.
E’ per questo che, sostengono i ricercatori, sono molto importanti nei bambini e negli adolescenti quegli approcci educativi che sviluppano in questi le abilità sociali, e la capacità di affrontare gli aspetti emotivi vissuti durante lo sviluppo e la crescita, tra i quali, anche una maggiore stima di se.
Fonte: BBCNews