L'esposizione ai raggi del sole permette al nostro organismo di sintetizzare una delle vitamine più importanti e necessarie al nostro organismo, la Vitamina D.

olio-di-merluzzo

Di questi tempi, con l’approssimarsi delle vacanze estive e del periodo più caldo e soleggiato dell’anno sono molto comuni le raccomandazioni, e gli approfondimenti sui pericoli ed i danni, i vantaggi e le problematiche che riguardano l’esposizione ai raggi solari.

Un elenco di precauzioni e di attenzioni è facilmente reperibile in ogni rivista medica specializzata o meno, anche online, e riguarda soprattutto il grande pericolo che chi si espone per troppo tempo e nelle ore più calde ai raggi del sole aumenta i fattori di rischio di contrarre tumori alla pelle.

Questi sono risultati essere in aumento, soprattutto a causa della riduzione della barriera di ozono nell’atmosfera, per cui i raggi ultravioletti che colpiscono la pelle sono molto più dannosi di un tempo.

E’ anche vero però, che l’esposizione ai raggi del sole permette al nostro organismo di sintetizzare una delle vitamine più importanti e necessarie al nostro organismo, la Vitamina D.

Una carenza di questa sostanza, secondo diversi studi, è responsabile dell’aumento dei fattori di rischio per quanto riguarda disturbi come l’osteoporosi, perchè la vitamina D permette una migliore assunzione del Calcio necessario alle ossa, e di alcune forme tumorali che proprio la vitamina D permette di contrastare.

Sembra inoltre che la vitamina D rappresenti un ottimo sostegno alle attività cerebrali soprattutto nelle funzioni cognitive, anche se non è ancora chiaro il meccanismo, che sembra comunque dovuto al fatto che la vitamina in questione accentua la produzione di ormoni e favorisca in qualche modo la protezione delle cellule neuronali.

Dunque ci si trova davanti ad un bel dilemma, da un lato sappiamo che il modo migliore di produrre vitamina D è quello di esporsi alla luce solare, però d’altro canto proprio questo aumenta i rischi di tumori alla pelle. Che fare?

Un suggerimento consiste nel curare al massimo l’esposizione ai raggi solari, magari prendendo le dovute precauzioni e valutando quando, come e con che intensità farlo, la seconda è quella di utilizzare integratori vitaminici per aumentare la presenza di vitamina D nel nostro organismo. Anche il cibo può essere di aiuto, anche se, purtroppo, la vitamina D non è presente in tanti alimenti.

Tra quelli conosciuti che possono dare un contributo troviamo l’olio di fegato di merluzzo la carne grassa di alcuni pesci come l’aringa ed il salmone, le uova, il latte, alcune verdure ed il fegato.

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