Trenta minuti al giorno di camminata, uniti ad un’alimentazione sana, sono in grado di diminuire il rischio di cancro, nello specifico della mammella, del 20-30%. Ciò si evince da uno studio condotto negli ultimi cinque anni all’ospedale Sant’Anna di Torino e appena pubblicato sulla rivista internazionale “Breast Cancer Research amd Treatment“, presentato successivamente in anteprima all’interno del convegno ‘Stili di vita per contrastare il cancro mammario’, in programma alle Molinette di Torino. Mangiare cibi ‘sani’ e fare movimento possono diminuire in modo significativo i rischi di ammalarsi.
La ricerca italiana ha dunque confermato gli esito provenienti da uno studio simile dell’American Cancer Society, pubblicato a ottobre. Gli esperti hanno seguito 73.000 donne per 17 anni e hanno visto che se si tratta di persone in post-menopausa, che camminano per un’ora al giorno, possono diminuire in modo significativo il rischio di cancro al seno. Chi camminava almeno sette ore a settimana, deteneva un rischio inferiore del 14% di cancro al seno se paragonato alle coetanee che si limitavano a massimo tre ore alla settimana.
Da numerosi studi emerge che il sovrappeso ma anche, indipendentemente dai chili in più, la sedentarietà e una alimentazione che fa capolino agli zuccheri raffinati o grassi e proteine animali determinano alterazioni metaboliche ed ormonali, che agevolano la crescita dei tumori ed, in particolare, nelle donne in menopausa, di quelli della mammella. A partire dal 2008 è stato svolto presso l’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino il progetto “Individuazione e contrasto delle alterazioni endocrino-metaboliche favorenti la recidiva del carcinoma mammario”.
Lo studio è stato guidato principalmente dal professor Carlo Campagnoli. Hanno collaborato epidemiologi dell’Istituto tumori di Milano, i Centri torinese della Rete oncologica e le associazioni Gados dell’ospedale Sant’Anna e Ravi delle Molinette di Torino.